Pergola, Pergolato e Pergotenda: quali sono le differenze?
- Autore: Luca Turillazzi
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- 10 dic, 2018
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Come suggerisce la radice dei tre nomi, le strutture sono essenzialmente simili.
Condividono la forma: si tratta essenzialmente di una struttura a forma di tetto, che può essere piano o curvo, costituita da una intelaiatura di legno o ferro, essenzialmente adoperata per scopo ornamentale, a sostegno di piante rampicanti che ne adornano la parte superiore, lasciando generalmente libere le pareti laterali.
Condividono inoltre l’utilizzo: creano uno spazio ombreggiato, ideale per esempio per posteggiare la propria automobile al riparo da intemperie e sole, o per godere di una zona d’ombra in terrazza, al bar, e in giardino. L’impalcatura a pergola veniva originariamente realizzata per la coltivazione di piantagioni che necessitano di ombra, e per la creazione di magnifici tunnel e viali ombrati, specie in abitazioni signorili, nelle quali per assicurare il riserbo venivano create anche pergole dalla struttura semichiusa ai lati.
Quale copertura per esterni scegliere?
La differenza che giustifica l’esistenza di tre nomi diversi sta esclusivamente nelle caratteristiche tecniche e di dimensione che queste assumono.
Un pergolato è semplicemente una pergola di dimensione più grande o una struttura continua costituita da una serie di pergole. Una pergotenda invece è sostanzialmente un pergolato classico, corredato di teda da sole da esterno, realizzata in materiale resistente.
Tutti e tre i manufatti, però, possono risultare estremamente dissimili in termini legali e di sanzione legale, qualora alcune loro caratteristiche intrinseche, sancite dal Consiglio di Stato, vengano alterate. Parliamo di semplice pergola, pergolato o pergotenda nel caso in cui l’impalcatura sia costituita da una struttura leggera, priva di fondamenta, quindi facilmente amovibile, la cui destinazione consista prevalentemente nel riparare e ombreggiare una superficie contenuta. È molto importante sottolineare che anche la copertura deve essere facilmente amovibile e questo dettaglio complica la condizione di una pergotenda, la quale deve necessariamente presentare una tenda retrattile, a prescindere dal materiale, o dalla porzione di copertura della tenda. Nel caso in cui la tenda risultasse non retrattile e permanente, la struttura assumerà il connotato edilizio di tettoia e necessiterà di un permesso per la sua costruzione. Lo stesso vale anche nel caso in cui una pergola, un pergolato o una pergotenda vengano ancorati al suolo e siano costituiti da pilastri o travi in legno le cui dimensioni siano rilevanti, tanto da compromettere la connotazione di manufatto leggero, assumendo un carattere di struttura robusta e solida, la quale necessita dunque di permesso di costruzione.